Scrivi un commento
al testo di Fausto Torre
non semplice guardare gi apertamente
- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare
nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento;
il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente,
potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi
e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso,
all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti
con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ].
Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]
|
è labile quel verbo che associo al tuo sorriso nero -nel tempo conteremo- o su chi conteremo- intendevi con il testo a fronte e dove ti presenti, ancora più nuda più bianca dell’avorio tagliato
sono [nome cognome], giornalista blogger secondo me, un fingitore è meglio uomo se tra le idee che ci sono, e che ritengo interessanti e non è poco, è lui che accendo con la lingua dentro l’orecchio
calò in un brivido, tutto il tuo segreto ancora più nuda più bianca dell’avorio tagliato a ricordo
|
Fausto Torre
- 21/07/2016 20:46:00
[ leggi altri commenti di Fausto Torre » ]
Lig E. Norant, mi accorgo soltanto ora del tuo intervento: non ho la notifica, oppure devo controllare bene, che non sia finita nel posto sbagliato. Resto sempre di più senza parole, perché se è vero che in me da anni si muove una ricerca espressiva a volte anche esasperata, è altrettanto vero che sarei già soddisfatto di un solo verso felice. Io non sono in grado di capire se nei miei testi ci sia tutto quello che hai visto, ma ti assicuro che è bello potersi illudere ogni tanto... Grazie di cuore.
|
Lig E. Norant
- 21/07/2016 06:35:00
[ leggi altri commenti di Lig E. Norant » ]
Lesperienza del bello come godimento soggettivo di una percezione estetica, che precede ovvero in solitudine di approccio, la correlatività di quello con la verità, nel senso di argomentatività logico-razionale; ma è questa bellezza - appunto ancora non spiegata con gli argomenti della ragione conduttiva alla verità, che rapisce allordine del discorso e sazia, ancorché di surrogati modi, la sete di divino che urge in noi. Un senso di completezza testuale da cui traspare la regia intellertuale di un autore capace, caparbio e umile, che persegue nellopera poetica lesprimibile del lindicibile, mai dimenticando lalta dignità della triunidiade in gioco: autore- lettore-posia. Paesaggi letterali di stupore: "labile-verbo"; " più nuda/più bianca dellavorio tagliato"; "la lingua dentro lorecchio", che io interpreto come lascolto di ogni declamazione. Per chiudere: siamo in presenza di una produzione interessante per esiti e motivi di ricerca, contiene il sentimento come causa prima, per ampliare lo spazio verbale allosservazione e riflessione del dirsi poetico, in un darsi selettivamente accolto nellispirazione, che pure rimane lultima istanza, cui si offre la resa di ogni spiegazione e vocazione alla poesia. Credo di aver sragionato non poco, abbiate clemenza con le mie convinte opinioni.
|
|
|